Revisione Contabile: obblighi, sanzioni e vincoli
Quali società hanno l’obbligo di nominare il revisore legale?
Secondo il decreto legge si devono adeguare obbligatoriamente le società srl che superano per due esercizi consecutivi almeno uno di questi parametri:
- più di 20 dipendenti impiegati
- un fatturato superiore a 4 milioni di euro
- un attivo allo stato patrimoniale di 4 milioni di euro
Per le società cooperative sono previti altri due paramentri che se verificati anche singolarmente fanno scattare l’obbligo anch in assenza degli altri
a) sono tenute alla redazione del bilancio consolidato;
b) controllano una società già obbligata alla revisione legale dei conti;
Quali sono le sanzioni per chi non rispetta il termine?
- la mancanza di nomina di un revisore può comportare l’assegnazione di uno d’ufficio dall’Organismo di Composizione delle Crisi d’Impresa
Quali sono i limiti e i vincoli nella scelta del revisore?
Per legge l’attività di revisione legale è riservata agli iscritti nell’elenco dei Revisori Legali presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il revisore legale o la società di revisione, al momento dell’accettazione dell’incarico, deve garantire condizioni di assoluta indipendenza dalla società soggetta a revisione legale.
Una società non può quindi decidere di nominare il proprio commercialista come revisore contabile ma nemmeno un associato o collaboratore del medesimo studio poichè non possono esistere legami di natura economica, personale o professionale tra il revisore stesso e l’azienda.
Quali sono le tariffe per la revisione legale e perchè diffidare di tariffe troppo basse?
Il corrispettivo per la revisione legale è determinato, in modo da garantire la qualità e l’affidabilità dei lavori, dalle risorse professionali e dal tempo da impiegare nell’incarico avendo specifico riguardo a:
- dimensione, composizione e rischiosità delle grandezze patrimoniali, economiche e finanziarie del bilancio della società
- profili di rischio connessi al processo di consolidamento dei dati relativi alle società del gruppo
- preparazione tecnica e all’esperienza che il lavoro di revisione richiede
- necessità di assicurare un’adeguata attività di supervisione e di indirizzo
Con queste premesse stabilite dai principi di revisione ISA 200-220 è previsto infatti che il revisore applichi delle tariffe a seguito dellla valutazione delle ore di lavoro programmate e necessarie per svolgere l’attività di revisione annuale.
Ebbene uno studio dell’ordine dei Dottori Commerecialsti di Milano (leggi studio completo) stabilisce tra 145 e 185 le ore necessarie per effettuare la revisione ad una impresa con fatturato tra 2 e 5 miloni di euro.
E’ ovvio quindi che tarriffe inferiori ad € 3.000/3.500 annui con un costo orario lordo inferiore a 18/20 euro per ora lavoro, evidenzino inesorabilmente che la corretta attività di revisione prevista non verrà effettuata.
È utile richiamare a tale proposito che la congruità dei corrispettivi per la revisione è anche oggetto di controllo della qualità ai sensi dell’art. 20, comma 13, del D.Lgs. 39/2010 che costerebbe al revisore sanzioni economiche ma anche nei casi più gravi la revoca dell’iscrizione al registro.
Ovviamente in questo malaugurato caso anche l’azienda avrebbe gravi ripercussioni sul bilancio certificato con tutte le conseguenze nefaste.
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